Luigi Muro – È di queste ore, largamente previsto, il dibattito sulla normativa che ha innovato il regime della prescrizione:
da gennaio 2020 , dopo la sentenza di primo grado ed indipendentemente dalla condanna o dalla assoluzione si blocca il decorso dei termini per cui il processo può durare in “eterno” senza alcun termine da rispettare.
Prima riflessione paradossale ma non troppo : all’ imputato “ non conviene” essere assolto in primo grado perché l’ appello da parte della procura lo riporterebbe ad essere imputato ( quasi) a vita. Conviene all ‘ imputato ed al suo avvocato utilizzare ogni mezzo lecito per raggiungere la prescrizione in primo grado….
Seconda riflessione: se è vero come è vero che è principio costituzionale “ la ragionevole durata del processo “ ribadito dalla Corte europea molte volte , che senso ha adottare norme e spaccare il paese su leggi ideologiche che prima o poi verranno annullate?
Terza riflessione: i sostenitori di tale riforma assumono che le vittime dei reati ( ad es strage di viareggio) avranno subito giustizia….. affermazione fantasiosa perché il condannato in primo grado farà appello e il processo non avrà mai fine o finirà dopo molti decenni….
Quarta riflessione: si dice che saranno sfavoriti gli imputati “ poveri” che non possono permettersi avvocati di grido , bravi a far slittare i processi…. tesi non solo fantasiosa ma addirittura falsa perché la lungaggine dei processi dipende da molti fattori , prima di tutti dalla carenza di organici di Giudici ed inpiegati.
Non c ‘ è bisogno di principi del foro per incunearsi nelle difficoltà organizzative dei Tribunali..
Insomma un gran pasticcio a 5 stelle che ( con cinismo o ignoranza) sfasciano il nostro diritto e la cultura garantista della Costituzione. Ciò con la colpevole posizione ondivaga del Pd.
Il problema della durata dei processi e della prescrizione esiste ma la soluzione non è sfasciare la costituzione ed i diritti di tutti i cittadini.
Cosi non va davvero e non c ‘ entra destra e sinistra …..